Da fuori sembra un normale hotel ospitato in una struttura storica imponente, in posizione strategica nel centro di Firenze…

The Student Hotel, Firenze

… ma appena entrati si fa subito chiaro che si tratta dell’ingresso in un altro mondo fatto di dinamismo, energia e varie lingue. Superate le altalene – tutte occupate da ventenni che giocano – si arriva alla reception. Vado dritta al check in automatico ma appena seleziono sullo schermo a disposizione degli ospiti il numero della prenotazione, ecco due occhi azzurri che mi bloccano con un sorriso evidente anche da dietro la mascherina: “Sono libera, se ha piacere di farlo con me di persona il check in”. “Un poco di riposo no, vero?”, le rispondo alludendo all’impegno che aveva appena profuso nello spiegare l’hotel ad un gruppo di giapponesi. Ridendo, mi spiega che la reception è sempre a disposizione giorno e notte, h 24, e che ama molto quel che fa. È più che evidente. E questo è senza dubbio il miglior impatto mai avuto all’ingresso di un hotel, in tanti anni di viaggi. Con una gentilezza che raramente ho riscontrato in giro per l’Italia, occhi azzurri, da dietro la mascherina e il plexiglass di sicurezza, mi spiega come funzionano la chiave, la piscina, la sala giochi e, naturalmente, il ristorante e la pizzeria. Si riassume tutto in una scheda:

Entro in ascensore e mi sembra di entrare in un grande gioco. Solo un ragazzo può avere immaginato un hotel così ed infatti ha solo 26 anni Charlie MacGregor, il fondatore della catena olandese The Student Hotel, nata per far vivere meglio gli studenti dando loro spazi stimolanti per trovare il proprio futuro. E così è sbocciato il mondo TSH: una comunità inclusiva e dirompente che attrea non solo studenti ma anche viaggiatori, nomadi digitali e tutti gli spiriti curiosi.

L’idea sarebbe quella di posare la valigia un attimo in stanza per esplorare subito l’hotel, ma sono costretta a rinviarla di qualche minuto: anche la camera è speciale. Funzionale, dinamica, essenziale, energica, ironica. Il pensiero va a tutte quelle orrende e costose case fittate durante gli anni dell’università. Se fosse esistito un posto del genere all’epoca, a Roma, avrei sicuramente avuto una vita migliore. Ed è proprio questa la filosofia del mondo TSH: la comunità al centro, a partire da come vengono progettati gli hotel per finire a come gli ospiti vivono la propria esperienza. Qua vivono studenti per interi semestri, viaggiatori solitari come me, abitudinari del co-working, ecc. C’è un evidente senso di interconnessione tra le persone che vivono, per un giorno o per mesi, in questa comunità interconnessa dove tutto sembra possibile, ancor di più se lo si progetta e spiega in inglese.

Le camere sono ironiche e confortevoli, TV a schermo piatto, mobili a vista, leggeri, spazio studio, finestre enormi per la luce, prese per il tablet anche sotto il materasso.

Questa è una singola ma ce ne sono per famiglie, per coppie, per ogni esigenza. Anche il bagno è confortevole con la sua grande doccia

Hanno pensato proprio a tutto, anche a questo sul comodino. Importantissimo per educare i ragazzi alla sicurezza

Si, sembra proprio di non essere in Italia. Perché lo facciamo? Leggo nel sito: “Siamo convinti che tutti gli spiriti giovani e curiosi debbano avere lo spazio per trovare ispirazione, scoprire la propria strada e cambiare il mondo” .

È ora di andare a cena. Il ristorante non è lontano dalla mia stanza 2022. Attraverso spazi ultramoderni fino alle più soffuse atmosfere del ristorante. È evidente come nel mondo TSH i confini siano sfumati per promuovere le connessioni, la creatività e il divertimento. Sono spazi che non si esauriscono all’interno dei confini fisici ma si connetrono con gli ambienti digitali e creativi.

Mentre aspetto la mia pizza alla zucca – considerata la stagione, mi sembra perfetta – gioco con la chiave della stanza. Il mondo in un dettaglio…

Anche il tavolo suggerisce energia e positività. Questo non è solo un hotel, è uno spazio di co-living e co-working.

Due passi in piscina, sul roof con vista su Firenze

Un sospiro verso la cupola e… buonanotte da Firenze, Europa.

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