Un reportage tra Gent e Anversa, lungo il fiume Schelda, alla scoperta dei castelli delle Fiandre. Andiamo oggi nella provincia di Anversa, a Sainte Aldegonde, per scoprire un castello cosi come appare nelle favole. Realizzato dai conti di Marnix, ha al suo interno una collezione unica di stampe di Bruegel e la più grande collezione di carrozze del Belgio, raccolte dal conte John de Marnix.

Copyright Anna Maria De Luca

Questo è l’ingresso del castello abitato dal quattordicesimo conte di Bornem, Giovanni Conte di Marnix de Sainte-Aldegonde.

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Il castello sembra essere uscito direttamente da una favola. La sua importanza strategica derivava dalla posizione alta lungo la Schelda, proprio per difendere la regione dagli invasori e la sua storia assomiglia molto ad una telenovela.

In epoca romana qui c’era una torre di avvistamento in legno costruita su una duna fluviale. Nel IX secolo, diverse fonti letterarie citano un castello concepito come torre di difesa contro le invasioni dei Normanni, successivamente diventato residenza dei signori di Bornem che lasciano a loro volta la gestione ai potenti visconti di Gand, proprietari del castello fino al 1250 quando viene acquistato da Margherita di Costantinopoli, contessa delle Fiandre.

Nel 1314 il castello passa al pronipote di Margherita, Robrecht van Kassel, signore di Bornem che, poiché ha anche i diritti sul fiume, sbarra la Vecchia Schelda costruendo lo Steendamdijk e il Breendonkdijk, collegati da una chiusa. L’eredità passa poi alle famiglie di Bar, Lussemburgo e Borbone e nel 1544, Jan van Bourbon, diventa il primo barone di Bornem.

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A questo punto avviene un passaggio particolare: Jan van Bourbon fa uno scambio con sua nipote Anna di Alençon, le lascia la Terra di Bornem in cambio di una baronia in Anjou. Quando poi Anna sposa i il marchese italiano del Monferrato decide di ragalargli proprio Bornem, che finisce così ai Gonzaga ed agli Avalos.

Ma la telenovela non finisce qui. Nel 1586 cade Anversa. Cosa ne è di Bornem? Pedro Coloma, ufficiale dell’esercito spagnolo, se ne innamora, anche se il castello è ormai in rovina, e lo acquista. Lo fa ristrutturare e costruisce, a proprie spese, l’Abbazia di Bornem. Ancora un passaggio generazionale: il nipote di Pedro Coloma, Jean-François Coloma, nel XVII secolo viene nominato dal re spagnolo Filippo IV primo conte di Bornem.

Perché si chiama castello di Marnix, dunque, vi chiederete? Un attimo ancora, ora ci arriviamo. Dunque siamo arrivati al primo conte di Bornem. Sua figlia, la contessa Marie Florence de Coloma, sposa Jean-Théodore de Corswarem nel 1694 e nasce Anne che a sua volta sposa Philippe Adrien François de Marbais. Il figlio di questi due però non ha eredi dunque cosa fa? Nomina un suo nipote come erede del castello, Adrianus de Lannoy. Ma Adrianus non accetta l’eredità e cosi il castello finisce alla sorella Eléonore-Aldegonde de Lannoy.

Ed ecco che arriviamo a Marnix: Eléonore è sposata con Baudry de Marnix, e cosi il castello nel 1780 passa alla famiglia Marnix. Il figlio di Eléonore, Claude diventa così il settimo Conte di Bornem.

Di generazione in generazione arriviamo all’undicesimo conte di Bornem: Ferdinand Jozef, sposato con Adriana de Marnix. In questa epoca inizia la ristrutturazione del castello – tutto ciò che restava dell’ex castello fortificato erano alcuni tratti di mura e basi di torri – per mano dell’architetto Hendrik Beyaert che lo ricostruisce cosi come è oggi in stile rinascimentale fiammingo. Beyaert è uno dei principali architetti belgi del sec. XIX, figura di spicco dell’ eclettismo e lo trasforma in un grande castello con fossato, equivalente ai castelli della Loira in Francia, monumento galleggiante su una superficie d’acqua specchiata e ricca di ninfee.

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Le ninfee sull’acqua sottolineano l’aspetto fiabesco del castello che è protetto, insieme alla tenuta di Marnix, dal 1979.

A portarlo avanti per cinquant’anni sarà poi John I de Marnix, fino alla sua morte nel 1963. Ancora abitato dal conte John de Marnix de Sainte Aldegonde, il castello è quindi privato, ma è visitabile. Dentro, trovate una straordinaria collezione di mobili del XVIII secolo, stampe di Brueghel il Vecchio e una mostra permanente dedicata a Philippe de Marnix de Sainte-Aldegonde (1540-1598), braccio destro di Guglielmo d’Orange, nella rivolta contro il monarca spagnolo Filippo II.

Lo spazio museale completamente rinnovato illustra l’importante ruolo svolto da Filippo de Marnix nel turbolento XVI secolo come sindaco esterno di Anversa, difensore della sua città contro Alessandro Farnese, crittografo, traduttore della Bibbia e autore del Wilhelmus e del Biënkorf.

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Al primo piano si trova una bellissima sala dei merletti con una collezione di tutti i tipi di merletti tra cui rari pezzi di pizzo bianco e nero provenienti da Alençon, Bruges, Bruxelles, Chantilly, Lille e Valenciennes che da secoli conferiscono fascino alla famiglia Marnix.

Secondo l’etichetta del XIX secolo, il castello ha un salone separato per le signore e i signori.

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(foto di copertina: Copyright Anna Maria De Luca)

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