Como

Como ospiterà, dal 24 marzo al 29 luglio 2012, un nuovo grande evento espositivo.

Dopo Miró, Picasso, Magritte, gli Impressionisti, Chagall, Kandinsky e Malevich, Klimt e Schiele, Rubens, Boldini, e oltre 700.000 visitatori, le sale della settecentesca Villa Olmo si apriranno ai capolavori della Dinastia BRUEGHEL.

L’esposizione ripercorre la storia e l’eccezionale talento della più importante stirpe di artisti fiamminghi attivi tra il XVI e il XVII secolo, attraverso 70 dipinti e 30 tra disegni e grafiche dei suoi maggiori esponenti.

Il capoluogo lariano, tappa inaugurale di un circuito internazionale che toccherà Tel Aviv, Praga, Miami, ospiterà per la prima volta in Italia, il capolavoro di Hieronymus Bosch, I sette peccati capitali.

sette peccati J. Bosch

Curata da Sergio Gaddi e Doron J. Lurie, conservatore dei Dipinti Antichi al Tel Aviv Museum of Art, ideata e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, la mostra presenterà 70 dipinti e 30 tra disegni e grafiche, provenienti da importanti collezioni private e musei italiani e stranieri, tra cui il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Palais des Beaux arts de Lille, il Tel Aviv Museum of Art, il Bonnefantenmuseum di Maastricht, la Pinacoteca Ambrosiana di Milano, il Museo di Capodimonte di Napoli, in grado di ripercorrere la storia e l’eccezionale talento della più importante famiglia di artisti fiamminghi attivi tra il XVI e il XVII secolo.

L’appuntamento lariano è la tappa iniziale di un circuito internazionale che toccherà il Tel Aviv Museum of Art (settembre-dicembre 2012), la Galleria nazionale di Praga (dicembre 2012 – febbraio 2013), prima di volare negli Stati Uniti (Miami, primavera 2013).

La mostra di Villa Olmo – dichiara Sergio Gaddi, Assessore alla Cultura del Comune di Como e curatore della mostra – celebra il genio della nobile stirpe dei Brueghel che, tra il 1500 e il 1600, ha segnato con il suo talento e la sua visione dell’umanità, a volte grottesca, la storia dell’arte europea dei secoli a venire. Le opere di Pieter Brueghel il Vecchio e della sua genealogia ci accompagneranno in un itinerario seducente, e al tempo stesso appassionante, nell’epoca d’oro della pittura fiamminga del Seicento, nel quale s’incontrerà come ideale compagno di viaggio quel Pieter Paul Rubens, i cui capolavori furono ospitati a Como, non più tardi di due anni fa. Inoltre, il percorso espositivo sarà aperto da una straordinaria tavola di Hieronymus Bosch, un inedito assoluto per il nostro Paese.

Stiamo per tagliare il primo decennale di grandi mostre organizzate dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como che hanno portato sul primo bacino del Lario oltre 700.000 visitatori, un migliaio di opere dei più grandi esponenti dell’arte antica e moderna, e soprattutto generato, secondo numerosi studi di settore , un indotto superiore ai 30 milioni di euro per tutta la città e il suo territorio.

Quello sulla Dinastia dei Brueghel è l’evento più ambizioso tra quelli finora prodotti e organizzati a Como; è un progetto unico, mai realizzato in precedenza, né in Italia né all’estero, la cui idea risale a molti anni fa. E per la prima volta verrà esportato internazionalmente con diverse tappe tra l’Europa e gli Stati Uniti.
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Jan Brueghel - banchetto di nozze