Una delle possibilità forse più affascinanti per il turismo equestre è sicuramente quella di praticarlo lungo le “strade del vino“: percorsi all’interno di territori ad alta vocazione vitivinicola caratterizzati, oltre che da vigneti e cantine di aziende agricole, da attrattive naturalistiche, culturali e storiche particolarmente significative, che costituiscono un’offerta enoturistica integrata.

Viaggiare a cavallo è infatti un sistema che consente di vivere in profondità il contatto con la natura, rispettandola e integrandosi ad essa, oltre a offrire un’esperienza coinvolgente e preziosa di simbiosi con la cavalcatura, e di socializzazione con gli abitanti dei luoghi visitati. La Toscana è poi, anche per ragioni storiche, una regione molto ospitale con cavalli e cavalieri: pensiamo all’antica tradizione dei butteri maremmani, mandriani e cavalieri provetti in grado di competere con i loro analoghi in giro per il mondo. (per informazioni e curiosità: www.butteridellamaremma.it,   www.butteri-altamaremma.com).

Le strade del vino costituiscono uno strumento di promozione dello sviluppo rurale e del suo territorio e intendono favorire e promuovere l’enoturismo quale movimento inteso a valorizzare la produzione vitivinicola nell’ambito di un contesto culturale, ambientale, storico e sociale.
Un’escursione lungo una delle strade del vino di Toscana può regalare emozioni e incontri di grande impatto, avventurandosi nelle meraviglie della natura incontaminata dei boschi di castagni, faggi e querce, attraversando le colline ricoperte di campi coltivati a vigne e olivi, per imbattersi in borghi medievali, pievi nascoste, ville e casali e agriturismi pronti ad ospitare i curiosi viandanti.

Certo sarà necessario studiare molto accuratamente l’itinerario, per evitare tappe troppo lunghe sulle strade asfaltate, e rivolgersi ai comitati delle strade del vino per individuare le fattorie e le aziende agrituristiche disponibili ad accogliere cavalli e cavalieri.

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