Siamo andati ad incontrare padre Ibrahim Alsabagh, parroco francescano di Aleppo, la città siriana dilaniata dalla guerra. Ha scritto un libro bellissimo, “Un istante prima dell’alba. Siria. Cronache di guerra e di speranza da Aleppo”. 

ROMA – Nel teatro San Francesco, a Trastevere, la Siria non sembra più cosi lontana. Padre Ibrahim, vicario del vescovo, è venuto in Italia per raccontarci cosa sta accadendo nella città che dal 2011 soffre terribilmente per le esecuzioni di massa, le uccisioni, gli arresti, i rapimenti e le torture messi in atdsc_1036to sia dalle forze di sicurezza che dai gruppi “ribelli”.  Aleppo è divisa in due: per metà è occupata dall’eserciro regolare siriano e per metà da gruppi armati di miliziani jiadisti provenienti da decine di paesi del mondo che reclamano la costruzione dello stato islamico, il Califfato.La chiesa dove vive padre Ibrahim – la chiesa parrocchiale latina di San Francesco d’Assisi e il convento dei frati francescani della Custodia di Terra Santa  – si trovano a sessanta metri dai miliziani che lanciano razzi e bombole di gas anche sulla chiesa.

E’difficile stare accanto a padre Ibrahim: i suoi occhi mi imbarazzano perché mi inchiodano alla realtà di una guerra alla quale io, personalmente, ho dato poco spazio nei miei pensieri. Almeno fino ad ora. Mi danno la particolare impressione di essere sospesi su un ponte che attraversa tutto l’orrore delle distruzioni, senza essere toccati nella loro luce. Una luce che parla di DIo. Nella sua chiesa di Aleppo, a sessanta metri dalla linea del fuoco,  “ora c’è un vento bellissimo dopo la caduta della bomba inesplosa sulla cupola di San Francesco. Hanno ritrovato sul tetto la coda della bomba e l’hanno portata all’altare durante la messa con i fiori all’interno: voi ci mandate le bombe, noi vi restituiamo i fiori”.  E’la frase che ha scelto per il retro di copertina del suo libro, un diario preziosissimo che ci sorprende per la miracolosa capacità di titolare, tra le macerie, “L’importanza di uno sguardo positivo della realtà” (a pagina 145): “… Bisogna considerare quindi sia le mancanze, per porvi rimedio, che i segni di speranza. A noi cristiani, in ogni caso, non è permesso giudicare la realtà in modo pessimista perché uno sguardo unicamente negativo è una tentazione che porta alla disperazione e diventa ingiustizia: ingiustizia innanzitutto vedsc_1041rso lo Spirito Santo che conduce la storia al bene che Dio ha promesso. Occorre, in conclusione, riconoscere i tantissimi elementi podsc_1002sitivi che abitano la realtà e saper valorizzare e ringraziare per le opere frutto dello Spirito Santo il quale opera e fa in noi cose grandi”.

Nato a Damasco, padre Ibrahim dopo gli studi a Roma è tornato in Siria per stare con la sua gente. La comunità francescana aiuta ogni mese migliaia di famiglie con viveri e medicinali, nella riparazione delle case danneggiate, nel sostenere gli studi universitari e le rette scolastiche di tanti bambini. «Talvolta, pensando a me stesso – racconta padre Ibrahim –, dentro di me rido perché, amante dei libri e di alti studi teologici, mi trovo ad Aleppo a fare il vigile del fuoco, l’infermiere, il badante e, da ultimo, il sacerdote».  Mentre ad Aleppo il cielo piange e tutto sembra assurdo, la speranza e la creatività non muoiono. E tutti attendono una nuova alba

.Nonostante gli aiuti che già sono arrivati continua ad esserci grande necessità di cibo, latte per i bambini, vestiti, occhiali, medicine, apparecchiature mediche. C’è anche bisogno di aiutare chi deve ricostruire la propria casa distrutta dai missili, e chi non ha più i mezzi per pagare le rette scolastiche dei propri figli.

L’Associazione pro Terra Sancta, ONG a sostegno della Custodia di Terra Santa, coordina gli aiuti umanitari anche nei paesi del Medio Oriente dove si trovano i profughi siriani, in particolare Libano e Giordania. Anche tu puoi essere al fianco dei frati in Siria.
La tua donazione contribuirà a:

  • 30 euro: comprare cibo, acqua potabile e cure per i bambini;
  • 50 euro: rifornire di coperte un centro di accoglienza;
  • 100 euro: garantire la retta scolastica per un bambino (questo vuol dire toglierlo dalla strada);
  • 250 euro: sostieni l’acquisto di un macchinario medico per l’ospedale di Aleppo o l’affitto per una famiglia.

Per effettuare una donazione, che verrà rapidamente trasferita ai frati presenti in Siria:

  • ONLINE – carta di credito e PayPal sul sito www.proterrasancta.org
  • BONIFICO BANCARIO – IBAN: IT67 W050 18121010 0000 0122691    BIC/Codice Swift: CCRTIT2T84A
  • in POSTA – Conto Corrente: 1012244214 intestato a ASSOCIAZIONE DI TERRA SANT
Anna Maria De Luca

 

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