La giovane attivista di Barbados che ha preso parte a Youth4Climate a Milano e alla COP26 di Glasgow
Milano, 21 dicembre 2021 – Barbados, l’isola dei Caraibi baciata dal sole e dalle acque turchesi dell’Oceano Atlantico, ha anche un incredibile cuore verde con una natura e una vegetazione unica da preservare. Anche visitando la destinazione durante una vacanza si può contribuire a salvaguardare la sua ricchezza naturale. Abbiamo chiesto ad Ashley Lashley, giovane attivista di Barbados contro i cambiamenti climatici che ha preso parte attivamente a Youth4Climate a Milano e alla Cop26 di Glasgow, il suo punto di vista sull’ambiente e i suoi preziosi consigli su come viaggiare in modo sostenibile.
 
Ashley, Barbados è la tua nazione, una destinazione amata anche dagli italiani. Potresti darci i tuoi personali suggerimenti di come visitare in modo sostenibile l’isola? Ci sono iniziative locali alle quali anche i viaggiatori possono partecipare per proteggere l’ambiente di Barbados?
Visitare la mia magica isola è un’esperienza che non si dimentica. Il mio paese, Barbados, ha a cuore la sostenibilità e ha dato la massima priorità alla protezione del nostro ambiente. Quando visitate Barbados, vi viene data l’opportunità di scegliere di soggiornare in strutture eco-friendly, di impegnarvi in attività consapevoli dal punto di vista ambientale. Tra i miei consigli per viaggiare responsabilmente, ricordate di ridurre i vostri rifiuti in plastica, non sprecare l’acqua e limitare l’uso dell’energia. Inoltre  potete fare donazioni ambientali alla comunità del nostro Paese attraverso numerose iniziative tra cui quelle promosse da Barbados Tourism Marketing Inc.

Per sensibilizzare sull’importanza di salvaguardare il proprio territorio, Barbados Tourism Marketing Inc. ha infatti recentemente lanciato un nuovo sito Mindful Travel Barbados che racchiude alcune esperienze sostenibili e iniziative alle quali possono prendere parte i visitatori durante la loro vacanza sull’isola. 

Tra questi: piantare un alberi da frutto per unirsi all’obiettivo dei Bajan di ridurre le emissioni di carbonio del 70% e di raggiungere la sicurezza alimentare entro il 2030; partecipare alla pulizia delle spiagge con un’associazione locale; dedicare del tempo come volontari in uno dei rifugi per gatti e cani salvati. E ancora, i visitatori che soggiornano sull’isola per un lungo periodo possono trascorrere un giorno o una notte con il Barbados Sea Turtle Project, l’ente che si occupa di salvare le tartarughe in pericolo, rispondendo alle chiamate di avvistamenti di femmine nidificanti, monitoraggio, salvataggio e rilascio delle covate.

Ashley sei molto giovane, ma hai già molta esperienza nella lotta ai cambiamenti climatici. Lo scorso settembre hai partecipato al Youth4Climate a Milano. Qual è il tuo commento su questa esperienza?
Sono lieta di essere stata scelta tra 8.900 candidati come uno dei giovani delegati in rappresentanza di Barbados all’evento Youth4Climate di Milano. Mi ha offerto l’opportunità di affrontare le questioni climatiche che stanno colpendo il mio paese, Barbados, e mi ha permesso di fare rete con centinaia di altri giovani attivisti provenienti da tutto il mondo per sviluppare un manifesto. Credo che noi, come giovani, dovremmo tornare in Italia per discutere i risultati del nostro Manifesto 2021 e continuare ad implementarlo per fare in modo che i governi di tutto il mondo possano integrarlo nei loro Paesi il più presto possibile. 

Recentemente hai partecipato alla COP26 a Glasgow, quali ricordi hai di questa esperienza?
Molte sono le esperienze memorabili dalla COP26. Una di questa è stato coordinare un dialogo aperto tra circa quindici giovani dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo e Selwin Hart, consigliere speciale del Segretario generale per l’azione sul clima e assistente del Segretario generale per il team per l’azione sul clima, dove abbiamo discusso di questioni importanti che riguardano i giovani e della necessità di maggiori finanziamenti per i programmi di imprenditorialità ambientale e climatica.

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