Da Anna Maria De Luca

Sessantadue viuzze nel cuore della Calabria, tra alberi secolari e fiumare, tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone: sono i Sentieri del Parco Nazionale della Sila, un territorio ricco di sorprese da scoprire. Dalla Sila Greca alla Sila Grande alla Sila Piccola, 150mila ettari da vivere in autunno.

Parco della Sila
Parco della Sila

La Sila Grande è il cuore dell’altopiano:  si spinge fino ai bacini del Savuto e del Trionto, oltre i quali inizia, verso sud, la Sila Piccola. A nord della Sila Grande si estende invece la Sila Greca, attraversata dalle fiumare che confluiscono nello Jonio. Passeggiare lungo i laghi, dal Cecita al lago Ampollino, dal lago Arvo al lago Ariamacina, tra i colori autunnali è un meraviglioso ingresso nella nuova stagione. Famosa per le grandi nevicate, i lupi ed i pregiati funghi porcini, la Sila è infatti una zona che sta vivendo un periodo di rinascita: non più meta esclusivamente invernale, sta assumendo sempre più la connotazione di destinazione per tutti i mesi, sia per sfuggire alla calura estiva della costa che per godersi i panorami e la tranquillità nelle sue  principali località turistiche: Camigliatello Silano, Lorica, Trepidò.

La Perla della Sila, Lorica, è distesa sul lago Arvo (che da qualche tempo a questa parte è diventato navigabile). Cosi battezzata negli anni Settanta, Lorica conserva, tra i suoi boschi secolari, dei gioielli da scoprire: dal romitorio costruito nel Milleduecento dai frati dell’abbazia florense di Gioacchino da Fiore (si trova in localita’ Ceci di Quaresima) alle torri con ponte levatoio che si trovano a Cavaliere, Mellaro, al passo di Carlomagno – dove c’è un centro di sci da fondo – e a Grimoli (dove fu ucciso a tradimento l’omonimo brigante).  Settembre – ottobre sono perfetti per le passeggiate a cavallo o per salire con la funivia sulla cima di Monte Botte Donato ( 1928 mt.), per la pesca sportiva alla trota in laghetti artificiali e la ricerca dei funghi o per cimentarsi nel parco avventura aperto tre anni fa.

La panoramica Strada delle Vette collega Lorica con Monte Scuro. Se volete seguire l’Itinerario delle vette partite da Monte Scuro, 1621 metri, arrivate a Monte Botte Donato, 1928 metri, da lì raggiungete Lorica, 1315 metri, ed infine arrivate a S Giovanni in Fiore, a 1100 metri. Un altro itinerario possibile per esplorare la Sila parte da San Giovanni in Fiore, passa da Trepido’, Villaggio Palumbo, Bocca di Piazza, Lorica, Silvana Mansio, Croce di Magara, Camigliatello Silano, Fossiata, Germano per ritornare a San Giovanni in Fiore. Per un itinerario più breve, di circa due ore, partite sempre da S Giovanni in Fiore e passate da Trepido’, Bocca di Piazza, Lorica, Rovale per ritornare nel paese di Gioacchino da Fiore.

Nel Parco Nazionale trovate anche il Museo dell’Artigianato silano e della Difesa del suolo, il Museo dell’Olio di oliva e della Civiltà contadina di Zagarise (Cz) ed il Museo della Civiltà agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni. Per mantenere  i sentieri, l’Ente Parco Nazionale della Sila, in convenzione con il CAI Nazionale, ha organizzato una segnaletica ad hoc che indica il livello di difficoltà del tracciato, i tempi di percorrenza, la presenza di luoghi di particolare interesse, i punti di rifornimento per l’acqua, con una doppia numerazione per ogni sentiero.

In questo periodo (fino al 30 settembre) potete inoltre approfittare dell’iniziativa“Fattorie aperte in Sila” che, dalle 9 alle 19, dà la possibilità di vivere dodici ore con il fattore: potete partecipare alla mungitura, alla partizione delle razioni di fieno, fino alla chiusura della stalla. Una vera vita di montagna, anche se solo per un weekend.

(pubblicato su www.repubblica.it)

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