Assolutamente da leggere è l’ultimo libro di Fabrizio Cassinelli che racconta l’Iran come non lo avete mai visto (e pensato): un viaggio in una cultura che è persiana e non araba, come invece crede la maggior parte delle persone in Occidente. “L’Iran svelato. Da ‘Stato canaglia’ a grande opportunità. Le verità nascoste[ci] sulla nuova Persia” narra il Paese attraverso lo sguardo del giornalista di inchiesta ed un largo background antropologico.

 liran-svelato_fabrizio-cassinelli-1-1Il libro di Cassinelli ci aiuta a comprendere l’importanza di una tradizione non araba in Medio Oriente, nel Paese che è la porta d’ingresso dell’Asia, di straordinaria rilevanza strategica militare, economica, culturale. Un Paese dove le donne divorziano, votano, pilotano gli aerei e sono ricercatrici all’università. Nell’immaginario collettivo l’Iran viene collegato allo chador e al nucleare, ma questa è solo una visione caricaturale di una realtà complessa. che si trascina addosso le conseguenze della rivoluzione costituzionale del 1906 e di quella islamica del 1978. Per raccontare il vero Iran, ex Paese dell’Asse del male di George Bush, poi “sdoganato” da Barack Obama, l’autore ha viaggiato in lungo e in largo in Iran, da Teheran, la grande mela della Persia (diciotto milioni di persone, con le sue autostrade che corrono dentro la città) sino ai luoghi meno accessibili, incontrando le famiglie, le donne, i giovani della sconfitta ‘onda verde’, perfino i ‘cattivi’, quei Basij protagonisti della repressione del 2009. Ha osservato da vicino la vita nelle fabbriche, i party proibiti nelle ville del Caspio, la redazione del principale giornale d’opposizione. “Tre decenni di informazione manipolata hanno targato come ‘Stato canaglia’ la Persia – che non ha mai dato inizio ad una guerra, accoglie milioni di profughi e combatte l’esportazione dell’oppio dall’Afghanistan –  e hanno lasciato in eredità una pletora di luoghi comuni spesso molto lontani dalla realtà. Partiamo da qui: gli iraniani non sono arabi ma ariani. E ne sono molto orgogliosi”. 

Il libro fa parte della collana Reporter del Centro di Documentazione Giornalistica, dedicata al reportage ed alle inchieste e racconta una società piena di contraddizioni, paradossi, eccellenze e momenti bui, modernità ed arretratezza. La Persia fu la prima superpotenza mondiale nella storia. Il 75 per cento della popolazione ha meno di 35 anni ed è il Paese con il maggior numero di ebrei dopo Israele. “Nessuno – scrive l’autore – pensa all’Iran come a un Paese di grattacieli, suv, Internet e smartphone ma è questo che trovereste passeggiando nella parte alta di Tehran o in un’altra delle sue grandi città”. L’Iran svelato ha il pregio di condurci per mano alla scoperta di un Paese alle prese con le mille contraddizioni che emergono dal conflitto tra necessità di modernizzazione e regime repressivo. E, per quanto riguarda la libertà di informazione, è vero che in Iran c’è la censura attiva, ma è anche vero che secondo il World Press Freedom Index 2015, l’Italia si colloca al 73esimo posto, dietro alla Moldavia e davanti al Nicaragua. E si chiede (pag 176) se con Spyleaks, l’Occidente non sia messo peggio dell’Iran. 

L’autore: Fabrizio Cassinelli, cronista dell’ansa di Milano, segue la “nera” cittadina e nazionale da quindici anni. Ha lavorato per «L’Indipendente», «Corriere della Sera», «Il Giornale», «La Padania», «Il Borghese» e per Telelombardia. è stato fotoreporter in Bosnia e Albania. è presidente di MediaCare, associazione non profit per la comunicazione solidale. Ha scritto Chinatown Italia (Aliberti, 2007), il primo viaggio d’inchiesta nelle comunità cinesi del Paese.

COMMENTA