La torcia olimpica è una di quelle simbologie entrata nelle case di tutto il mondo: ogni quattro anni (a dire il vero due) ad Olimpia si accende la torcia che porta il sacro fuoco fino alla città dove si svolgono i giochi olimpici.

E’ una staffetta che corre per le strade del Paese ospitante, macina chilometri e chilometri, tocca paesi e città, vi partecipano persone qualsiasi e  altre famose magari nello sport. Ognuno dei tedofori ha i suoi pochi metri di notorietà, le gente affolla le strade e applaude, fotografa e il tedoforo corre con la sua divisa  la torcia accesa e ben tenuta in aria, perchè è un oggetto che merita rispetto. Ad ogni cambio di tedoforo si ripetono gli stessi gesti, le stesse raccomandazioni, e la torcia va per il tratto prefissato a testimoniare la sacralità del fuoco di Olimpia.

Sono alcune migliaia i fortunati che fanno parte della staffetta della torcia olimpica, addirittura possono acquistarla a ricordo dell’avvenimento. Resta in ogni caso la sorpresa di un’emozione che non si credeva di provare così forte, la consapevolezza di essere uno dei pochi fortunati, anche se hai corso nel più sperduto dei paesi sei uno di quelli che hanno portato il fuoco di Olimpia. L’ultimo tedoforo è quello che accende il fuoco che brucerà per tutta la durata dei giochi!

Adesso a Londra non si sa ancora chi sarà l’ultimo tedoforo, l’unica cosa certa è che deve avere partecipato almeno ad una Olimpiade, quindi è un atleta, il nome resta top secret, sicuramente si avvierà al braciere con il cuore che batte per l’emozione, orgoglioso di essere stato scelto per un momento tanto simbolico per lo sport.

Per chi viaggia sarebbe interessante guardare il percorso fatto dalla torcia olimpica per giungere fino al braciere nello stadio, molti luoghi toccati nell’avvicinamento alla meta sono sicuramente da visitare e hanno una loro storia per essere stati scelti. Passando per quei luoghi molti saranno i tedofori con la foto scattata quel giorno e la divisa religiosamente riposta a ricordo.  ub