Milano raggiunge il primo traguardo grazie alla chiusura lavori strutturali del padiglione ceco: completa l’area espositiva dal design avveniristico e dalle linee leggere che seguono scrupolose regole di basso impatto ambientale.

Un importante traguardo quello raggiunto oggi, 16 ottobre, dalla Repubblica Ceca, primo Paese a portare a termine i lavori della struttura del proprio padiglione per Expo Milano 2015. Alena Seredova, testimonial ufficiale per la Repubblica Ceca per Expo 2015, durante l’evento inaugurale, ha aiutato la KOMA di Vizovice (CZ), società responsabile dei lavori, a stringere simbolicamente l’ultimo bullone dell’avveniristica costruzione in acciaio, commentando: “La Repubblica Ceca ha presentato la domanda all´EXPO 2015 di Milano solo 18 mesi fa quale 123esimo Paese, ma è stato primo a concludere i lavori di costruzione del Padiglione già a cavallo tra Settembre ed Ottobre 2014.

 

Questo per noi è vero motivo di orgoglio. Da noi c’è una bellissima espressione, ZAKOUSNOUT, con cui esprimiamo la volontà, ferma e irremovibile, di onorare un impegno preso. Oggi noi abbiamo dimostrato proprio questo: abbiamo onorato il nostro impegno con EXPO 2015”. Presente all’evento inaugurale anche il Commissario Generale della rappresentanza ceca ad Expo Milano 2015 Jiri Frantisek Potuznik, ricordando che il Padiglione della Repubblica Ceca sarà anche uno dei primi visitabili una volta entrati nell’area espositiva: “Tra i padiglioni dei partecipanti ufficiali, quello ceco è il primo che i visitatori incontreranno entrando nel sito, trovandosi all’estremità Nord-Ovest del Decumano. È importante sottolineare che aver costruito velocemente non ci ha impedito di mantenere un alto lo standard qualitativo, offrendo un’esposizione rappresentativa ed attraente”.

Ladislav Slamecka, responsabile del progetto per la società ceca KOMA ha infatti ricordato che la velocità della costruzione del Padiglione é stata resa possibile grazie ad un sistema di moduli prefabbricati che dopo l´Esposizione Universale verranno, con la stessa velocità ed in forma altrettanto ecologica, anche smontati: ‘Rispettiamo la richiesta dell’Organizzatore di mantenere il più basso impatto ambientale possibile, producendo solo una piccola quantità di rifiuti.

padiglione

I moduli sono stati portati smontati in loco e qui sono stati preparati ed assemblati come nel gioco del meccano.’ Marco Crotti, direttore dei lavori della società italiana Progeca che, per conto della KOMA, cura i lavori di ingegneria del Padiglione aggiunge infine: “E’ stato un ottimo esempio di collaborazione tra due Paesi -Repubblica Ceca e Italia- che ha portato ad uno splendido risultato. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato con dedizione e continuità anche in tutto il periodo estivo”. Crotti ha quindi voluto sottolineare un altro aspetto importante: “L’intero padiglione è stato realizzato con soli 100 mt cubi di calcestruzzo adottando soluzioni costruttive estremamente ecologiche e di basso impatto ambientale”. Il Padiglione della Repubblica Ceca che, con le sue linee pulite ha voluto ricordare la tradizione del funzionalismo boemo, presenterà al suo interno l´esposizione Laboratorio di vita contribuendo così al tema dell´EXPO 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la vita, attraverso la presentazione di alcune scoperte e brevetti cechi: l´innovazione nell´ambito della bonifica dell´acqua tramite le nanotecnologie, la decodificazione dei codici genetici delle piante agricole e la battaglia contro le cosiddette malattie del benessere come ad esempio l´obesità ed il diabete saranno illustrate tramite oggetti artistici creati dai giovani autori cechi.