Budapest questa volta ha un motivo in più per festeggiare dicembre: la riapertura dei giardini reali. Ora si può dire concluso il percorso inaugurato nella scorsa primavera con il restauro del Vàrkert Bazàr (il Padiglione dei Giardini Reali), stupendo complesso architettonico Ottocentesco che si trova a 250 m dal Palazzo Reale, verso sud, in una posizione strategica e di prestigio sul lungo Danubio di Buda.

La riapertura dei giardini è l’ultimo gioiello che si aggiunge alla storia gloriosa di Budapest, nata nel 1873 dall’unione delle cittadine Buda e Óbuda, sulla sponda occidentale del Danubio, con la cittadina Pest, situata sulla sponda orientale.  Da quando il Vàrkert Bazàr, costruito in stile neorinascimentale dal famoso architetto ungherese Miklós Ybl, è stato riportato agli antichi fasti, il flusso di visitatori a Budapest è decisamente aumentato: uffici informazioni, ristoranti, sale conferenze, sei mila metri quadri per mostre ed eventi culturali accolgono i 250.000 visitatori stimati ogni anno.

Oggi Budapest, centro della vita politica, economica, industriale e culturale dell’Ungheria, mostra con orgoglio i suoi giardini ritornati agli antichi splendori. Con i mosaici, gli affreschi, i leoni in pietra all’ingresso e le grandi scalinate, i giardini sono ora la nuova attrazione di Budapest. Attraversate i giardini reali per risalire dalla riva del Danubio sulla collina fino al quartiere del Castello (c’è anche una scala mobile che porta al Palazzo Reale e che sostituisce l’antica scala utilizzata un tempo dai reali asburgici che arrivavano in traghetto).  L’ingresso ai giardini è gratuito, mentre a pagamento sono i musei e le mostre che si trovano nell’edificio del Padiglione. 

Ora grazie al Nuovo Piano Széchenyi e ai fondi dell’Unione Europea il complesso ritrova finalmente il suo antico splendore recuperando la propria vocazione di spazio culturale ed artistico. Era uno dei luoghi di Budapest preferiti dalla regina Sissi. Nato con la vocazione di ospitare mostre (qui esponeva lo scultore Alajos Stróbl), tra il 1961 e il 1984 fu usato come Parco della Gioventù.  Per motivi di sicurezza fu chiuso nel 1984 e da allora è rimasto in uno stato di totale rovina ed abbandono. Visitarlo oggi, pensando ai periodi di abbandono che ha vissuto, è davvero emozionante.  In questo periodo potete anche approfittare della promozione invernale della città di Budapest che offre tre notti in un hotel della capitale al prezzo di due, oppure quattro notti al prezzo di tre, oltre all’entrata gratuita ad uno dei bagni termali storici e molti altri sconti. L’offerta è valida fino ad aprile e prevede una scelta di hotel da 3 a 5 stelle per accontentare tutti i gusti.

Potete approfittarne per fare un salto al Museo delle Belle Arti di Budapest – il museo più famoso e visitato della capitale – ad esplorare l’ampia retrospettiva sulla pittura olandese del XVII° secolo. La mostra è costruita intorno a Rembrandt, il pittore più rappresentativo, di cui sono esposti venti capolavori, oltre a più di 170 opere di altri artisti dell’epoca, di cui 40 fanno parte della collezione del Museo stesso e le altre provengono da altri musei importanti come il Rijksmuseum di Amsterdam, il Museo Nazionale di Stoccolma, il Louvre di Parigi, la Galleria Nazionale di Londra, il Museo Getty di Los Angeles, il Metropolitan di New York, gli Uffizi di Firenze e il Prado di Madrid. Un’occasione unica di poter ammirare tanti capolavori tutti insieme, fino al 15 febbraio.

Se volete poi fare un giro tra mercatini di Natale, andate a piazza Vörösmarty: fino al 1 gennaio vibrerà di incanto, avvolta dalle luci colorate del grande albero di Natale e popolata dai personaggi del presepe, mentre un forno tradizionale prepara le tipiche leccornie di stagione, tra cui il «langos», una specie di pizza.  Anche il mercatino di Natale davanti alla Basilica di Santo Stefano merita una visita: mezz’ora dopo il crepuscolo vengono proiettate sulla facciata della Basilica animazioni in tema natalizio e la piazza si anima in un caleidoscopio di musiche e colori, di sapori e profumi che rende ogni anno questo mercatino un evento animato da uno spirito davvero caratteristico.

Anna Maria De Luca

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