COMANO, settembre 2018 – Comano …non solo terme! Nel centro di eccellenza dedicato alla cura della pelle, tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, Riserva Biosfera Unesco, vale la pena organizzarsi già per weekend fuori porta autunnali: 4 occasioni per cogliere appieno la assoluta compenetrazione tra il prodotto tipico e il contesto di produzione: dai borghi (ben due “Borghi più belli d’Italia” dei 5 assegnati al Trentino sono qui) con i loro volt in pietra, le loro pievi e i castelli, alla natura mai come in questo caso “incontaminata”. Il primo elemento che accomuna i diversi appuntamenti è la unicità dei prodotti e la peculiarità del luogo di provenienza: il Lomaso per la patata di montagna Montagnina, il Banale per la Ciuìga, salame con le rape presidio Slow Food, e il Bleggio per la sua Noce. Solo qui si coltivano e producono, solo qui si possono acquistare.

Inoltre, attraverso il contatto con il prodotto si entra in una dimensione di scoperta di altri tesori: i borghi contadini (Rango e San Lorenzo), le vie dei castelli, tra cui imperdibile quello di Stenico, delle pievi (quella di Bono, di San Lorenzo e di Dasindo affrescate dai Baschenis, pittori bergamaschi itineranti del Rinascimento, che ospitati nelle case della gente comune, ricambiavano abbellendo i luoghi di preghiera) e l’itinerario naturalistico (dalle cascate del Rio Bianco alle Dolomiti di Brenta, perlustrabili a piedi, o in bici anche grazie alle bici elettriche del progetto EVVAI, dotate anche di carrellino per bimbo e amico a 4 zampe. Un territorio che fa parte della Biosfera Unesco, una valle prodiga di biodiversità ma anche di testimonianze storiche e di utilizzi secolari del territorio, tutta da vivere e visitare. Il tutto, nell‘abbraccio autenticamente caldo dell’ospitalità rurale-familiare dei garnì, degli agriturismo e dei b&b, che offrono un soggiorno a contatto con la campagna, con la natura, per assaporare l’essenza della terra. Molti tra l’altro fanno parte dei Qualità Parco (con 100 requisiti ambientali ) e delle strutture pet friendly e bike friendly. Ecco gli appuntamenti

Festa della Patata 26 – 28 ottobre, Campo Lomaso e Dasindo

Tre giorni di festa, dal 26 al 28 ottobre, tra Campo Lomaso e Dasindo, zone di produzione della patata Montagnina. Declinata in tanti piatti da assaporare durante le raffinate cene sotto i vòlti oppure interpretata in sfiziosi menu dalle associazioni locali. E ancora, porte aperte alla Copag a Dasindo, la Cooperativa di produttori agricoli giudicariesi che associa oltre 100 coltivatori di patate e ortaggi.

Le Montagnine sono coltivate esclusivamente su terreni e in ambiente di montagna, tra i 600 e 900 m. A fronte di una produzione limitata in quantità, viene premiato il gusto. Coltivate secondo un protocollo di autodisciplina dei coltivatori trentini, sono ancora le vecchie e tradizionali varietà rintracciabili tra questi monti più di un secolo fa. Conservate al naturale senza l’ausilio di trattamenti anti germoglianti vengono proposte anche nelle varietà precoci e tardive, così da soddisfare il consumatore da autunno a primavera. Con le patate di montagna, insomma, il gusto ci guadagna. La chicca da non perdere… il tiramisù alla patata Montagnina.

PACCHETTO WEEKEND ComanoDiGusto a partire da 75,00 € a persona: 1 notte in camera doppia con trattamento di B&B + cena sotto i vòlt di Campo Lomaso con menu della patata + visita alla Copag

Sagra della Ciuiga, 1- 4 novembre, San Lorenzo in Banale

Dall’1 al 4 novembre un appuntamento goloso e folkloristico celebra il presidio Slow food capolavoro di norcineria antica nelle antiche ville di San Lorenzo in Banale dove vòlti, cantine e solai, ospitano gli stand gastronomici e mercatini di produttori e artigiani. La ciuìga diventa il piatto principale, servito con puré di patate e capussi (cavolo-cappuccio) come vuole la tradizione, o in altri sfiziosi abbinamenti.

Ciuìga del Banale a San Lorenzo in Banale (fra i “Borghi più belli d’Italia”) .Divenuto ora Presidio Slow Food, la ciuìga arriva da una storia contadina di povertà e sopravvivenza montanara, nella seconda metà dell’800. Prodotto unicamente in questo borgo è infatti un capolavoro di norcineria della storia antica e, come spesso accade, retaggio della sapienza contadina che, per ovviare alla povertà e scarsità di materie prime, recupera, aggiunge e mescola materie prime “povere”, creando un gusto finale unico e raro. Composto da carne suina e rape, il prodotto dall’800 a oggi ha avuto una sua evoluzione. Il salame nasceva allora dagli scarti della carne di maiale (testa, cuore e polmoni) in proporzione del 20% circa. Il resto erano rape cotte tritate. Per dare colore veniva aggiunto il sangue di maiale, ma anche aglio e pepe nero per rendere il sapore piccante, unico e inconfondibile. Le rape venivano coltivate dopo la trebbiatura del grano e maturavano in autunno. Ecco perché la ciuìga veniva tradizionalmente prodotta e affumicata ad inizio inverno, quando il calendario prevedeva il raccolto ma anche l’uccisione del maiale e la lavorazione appunto degli insaccati. La tradizione vuole che il salume, dopo l’affumicatura, si restringesse assumendo una forma strana, quasi fosse una pigna. E proprio ciuìga si chiama la pigna nel dialetto locale. Oggi il recupero della tradizione passa attraverso una nobilitazione del prodotto, invertendo la proporzioni tra carne e rape: 70% di carne suina scelta e il 30% di rape. La ciuìga si può consumare subito dopo l’affumicatura, mentre è ancora fresca. La sua preparazione è semplicissima: si fa bollire in acqua per circa 15/20 minuti dopo averla bucherellata. Nella tradizione locale la ciuìga cotta è abbinata alla patata lessata (preferibilmente cotta con la buccia) e cicoria tagliata molto finemente. Un altro abbinamento possibile è con il purè di patate e capusi (cavolo cappuccio) tagliati sottilissimi. Il più tradizionale è l’abbinamento con i crauti, le lenticchie in umido (con pancetta, pomodoro e alloro) ed il purè o la polenta. Se consumata dopo 10/15 giorni di stagionatura, può essere gustata anche cruda. In questo caso è ottima abbinata a fette di pane leggermente tostate e imburrate. Altre ricette: ciuìga in pasta pane briochè alle noci (antipasto), smacafam del Brenta alla ciuìga, en gnoc na patata alla ciuìga, polenta gialla bramata con peverada di ciuìga. Da visitare l’affumicatoio dove la ciuìga viene affumicata!

PACCHETTO WEEKEND ComanoDiGusto a partire da 50,00 € a persona: 1 notte in camera doppia con trattamento di B&B

Festa della Noce, 10 – 11 novembre, Cavrasto

Due giorni di festa per le vie di Cavrasto, dove gli antichi vòlti vengono trasformati in botteghe per tutti i prodotti del territorio. La noce diventa protagonista unica del menù del pranzo collettivo della domenica, ma anche delle degustazioni offerte dai produttori locali che la propongono al naturale o trasformata in torte, pagnotte, nocino o salame alle noci.

Noce: coltivate sul soleggiato altipiano fin dal 1500 si distinguono per il gusto gradevole, quasi speziato, il guscio sottile e facile da rompere, per le dimensioni ridotte e soprattutto per l’insolita forma allungata, tale da farle sembrare quasi rettangolari e un gusto dalla tipica nota speziata. La raccolta, circoscritta alla zona del Bleggio, comincia nella seconda metà di settembre e si esegue ancora a mano. Queste caratteristiche, unite alla cura con cui ancora oggi i contadini coltivano gli alberi di noce, ne raccolgono i frutti e li preparano per la vendita, hanno permesso alla noce del Bleggio di ricevere il riconoscimento di Presidio Slow Food. Le noci si acquistano direttamente dai contadini. Vengono impiegate per la torta di noci, il pane alle noci, il liquore Nocino e l’originale Noceto, salame con le noci del Bleggio. Queste caratteristiche, unite alla cura con cui ancora oggi i contadini coltivano gli alberi di noce, ne raccolgono i frutti e li preparano per la vendita, hanno permesso alla noce del Bleggio di ricevere il riconoscimento di Presidio Slow Food.
PACCHETTO WEEKEND ComanoDiGusto a partire da 65,00 € a persona: 1 notte in camera doppia con trattamento di B&B + pranzo conviviale della domenica a Cavrasto con menu della noce

Festa di San Martino, 10-11 novembre, Stenico

Due giorni di festa nel borgo di Stenico per celebrare il termine della stagione agricola. I frutti sono stati raccolti ed è finalmente giunto il tempo di gustarli in buona compagnia. Golosi appuntamenti dove assaporare tutti i prodotti tipici del territorio in curiosi e insoliti abbinamenti, si uniscono al divertimento dei giullari di strada e degli spettacoli itineranti. Nelle vecchie cantine si gusta il piatto della tradizione contadina: la trippa in brodo o al sugo.

PACCHETTO WEEKEND ComanoDiGusto a partire da 45,00 € a persona: 1 notte in camera doppia con trattamento di B&B

I SENTIERI DEL GUSTO! A PIEDI O IN BICI!

Sulle tracce dei tre prodotti tipici della patata del Lomaso, della noce del Bleggio e della Ciuìga del Banale, sono nati altrettanti percorsi, di cui godere a piedi o in bicicletta, che prevedono una bacheca di inizio sentiero in cui è narrata la storia del prodotto e su cui viene descritto il sentiero e segnalato il percorso. Lungo il percorso sono messi in evidenza i luoghi di produzione, i produttori da cui acquistare i prodotti e i luoghi storici legati al prodotto stesso. I sentieri sono straordinariamente panoramici, con punti in cui ammirare il territorio e soprattutto la realtà agricola locale e lungo il percorso punti sosta e panchine realizzate con materiale naturale, situati nei luoghi maggiormente panoramici, consentono una immersione completa nella storia e nell’habitat di un territorio Patrimonio della Biosfera Unesco.

KM ZERO Unesco bIKE TOUR

La nuova esperienza che unisce la passione per la bicicletta alla buona tavola, un tour da percorrere pedalando per scoprire il territorio e assaporare le eccellenze gastronomiche della valle. Prima tappa a San Lorenzo in banale, ai piedi delle Dolomiti, patria della ciuìga, salame alle rape presidio slow food: dopo la sosta si scende attraversando la forra del Limarò e tra le vie immerse nei campi di grano si raggiunge la zona del Lomaso, regno della patata di montagna, dove è prevista un’altra tappa del gusto: un tagliere con le patate viola e i formaggi di malga. si riparte lungo la verde val Lomasona, attraverso borghi contadini tra i più belli d’Italia per raggiungere un’altra prelibatezza: il salame fatto con le noci del Bleggio, presidio slow food! da qui una lunga discesa tra campi di noci fino a ponte arche dove gustare un prelibato gelato realizzato con genuino latte bio rigorosamente km zero.

I QUATTRO WEEKEND DEL GUSTO:

26-28 ottobre Festa della patata – Campo Lomaso e Dasindo .
· 1-4 novembre, Sagra della ciuìga – San Lorenzo in Banale
· 10-11 novembre, Festa della noce – Cavrasto di Bleggio
· 10-11 novembre Festa di San Martino – Stenico

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