Il Polittico dell’Agnello Mistico fu dipinto dai fratelli Van Eyck: Hubert e Jan. Grazie a un’iscrizione sulla cornice, scoperta nel 1823, sappiamo che Hubert iniziò a lavorare al dipinto e che Jan lo proseguì a partire dal 1426, alla morte del fratello. La scritta fu oggetto di acceso dibattito fino al 2020, quando ne fu attestata l’autenticità al termine dei lavori di restauro del registro inferiore delle pale interne. Il restauro portò alla luce uno strato sottostante a quello che abbiamo ammirato per anni nella Cattedrale di San Bavone e stimolò nuovi studi per definire quale fosse il ruolo esatto avuto da Hubert.


Le conclusioni di questi studi sono state rese note il 13 ottobre dallo studio interdisciplinare dall’Istituto Reale per il Patrimonio Culturale (KIK-IRPA – Bruxelles) e dall’Università di Anversa (AXIS Research Group, UA).Prima fra tutte sappiamo ora che il dipinto originario di Hubert presentava importanti differenze nella composizione. Al centro del pannello centrale, per esempio, era prevista una sorgente naturale poi sovra dipinta da Jan con l’iconica “fontana della vita”. Le parti del dipinto originario di Hubert – la maggior parte ritoccate da Jan – benché coperte da uno strato di vernice successive, possono essere viste con l’ausilio di apparecchiature all’avanguardia.La scoperta fa luce su un antico enigma ma potrebbe anche essere un punto di partenza e aprire nuovo capitolo nello studio dei primitivi fiamminghi: la ricerca di altri dipinti di Hubert Van Eyck. Il maggiore degli illustri fratelli potrebbe infatti essere l'”anello mancante” tra l’arte rivoluzionaria di Jan van Eyck e la cosiddetta tradizione pittorica pre-eyckiana.

Il Polittico dell’Agnello Mistico si può ammirare dal marzo 2021 nella sua definitiva collocazione, la cappella del Sacramento nel deambulatorio della Cattedrale di San Bavone. Il nuovo Visitor Centre della Cattedrale permette al visitatore di ammirare il polittico attraverso la realtà aumentata in cui l’immagine in 3D si sovrappone a quella reale.

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