Premio di Letteratura del Canton Berna 2021 – Premio Literaturpreis Dreitannen 2021, “Primitivo” è l’ultimo romanzo di Pedro Lenz pubblicato da Gabriele Capelli Editore e tradotto dallo svizzero tedesco da Amalia Urbano.

Dopo i pluripremiati In porta c’ero io! e La bella Fanny, Pedro Lenz torna con uno straordinario racconto e con il suo inconfondibile stile dai richiami orali. Primitivo è una storia di formazione intensa, delicata e toccante: quella del giovane Charly, che vive nella Svizzera tedesca e ha una madre spagnola, fa l’apprendista muratore invece di andare a scuola perché ha deciso che il suo posto è la working class, e senza farsi sconti cerca le proprie idee e collocazione nel mondo.

Charly legge, chiede, prende posizione e trova in Primitivo, un vecchio muratore spagnolo emigrato, un compagno e punto di riferimento fondamentale per la propria crescita. Quando Primitivo resta ucciso in un incidente sul cantiere, la vita di Charly subisce una svolta: non soltanto dovrà rafforzare l’attaccamento agli insegnamenti del vecchio compagno nonostante tutti e tutto, ma si troverà anche a fare i conti con eredità inaspettate e scomode, che rischieranno di mettere in discussione la coerenza dell’amico e che segneranno indelebilmente il suo passaggio all’età adulta.

In Primitivo la scrittura di Pedro Lenz scorre come un lungo dolce discorso, il ritmo delle parole accompagna senza sbavature le vicende di Charly, tra criminali nazisti scomparsi, oro sporco, poesia, migrazioni, lavoro, antimilitarismo, pubertà, emarginazione e ricerca di emancipazione culturale. In gran parte ispirato alla giovinezza e all’esperienza dell’autore, il romanzo realizza l’affresco di un’epoca, i primi anni ‘80 nella Svizzera tedesca, ma allo stesso tempo porta il lettore in un viaggio attraverso mezzo mondo, a ritrovare quelle idee che nella storia hanno mosso interi popoli. ù

DALLA POSTFAZIONE DI RETO SORG Primitivo è una magnifica arringa in favore della narrazione, di questa prassi popolare, seguita per generazioni, fortemente radicata nella quotidianità che unisce inevitabilmente il vissuto all’immaginario – senza la quale la nostra cultura sarebbe impensabile. La lettura del romanzo ha lo stesso effetto di una bottiglia di ottimo vino rosso: sa ravvivare e rallegrare, calmare e incantare, chiarire e spiegare, comprimere e disperdere, estasiare e inebriare, sa renderti felice e pensieroso (…)

L’AUTORE Pedro Lenz si è diplomato nel 1984 come muratore. Ha conseguito la maturità nel 1995. Ha studiato per un semestre Letteratura Spagnola all’Università di Berna. Dal 2001 lavora a tempo pieno come scrittore. Scrive su diversi giornali e riviste, per vari gruppi teatrali e per la Radio Svizzera. Vive a Olten (Svizzera). Per Gabriele Capelli Editore ha pubblicato i romanzi In porta c’ero io! (2011) e La bella Fanny (2019). www.pedrolenz.ch Premi: Premio Letterario Svizzero, 1994; Borsa di studio letteraria della Città di Berna a Glasgow, 2005; Premio alla cultura “Goldener Biberfladen Appenzell”, 2005; Premio alla cultura della Città di Langenthal, 2005; Premio letterario del Canton Berna, 2008; Premio letterario del Canton Berna per Der Goalie bin ig (In porta c’ero io), 2010; Premio alla cultura dell’Ufficio Federale della Cultura, 2010; Selezione al Premio Svizzero del Libro per Der Goalie bin ig (In porta c’ero io), 2010; Premio Schiller per la Letteratura per Der Goalie bin ig (In porta c’ero io), 2011; Premio Svizzero della Scena, 2015; Premio di letteratura del Canton Berna per Primitivo (edizione in lingua originale), 2021; Premio Literaturpreis Dreitannen, 2021

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