Decollano i profitti delle principali aerolinee giapponesi in scia al boom del turismo nel Paese del Sol Levante, superando i massimi storici registrati prima del Covid-19. Nei nove mesi tra aprile e dicembre l’utile di Japan Airlines (JAL) è cresciuto del 6% a 91 miliardi di yen (570 milioni di euro), con un fatturato in rialzo dell’11% a 1.390 miliardi, un livello record per il periodo di riferimento, da quando il vettore è tornato a quotarsi alla Borsa di Tokyo, nel 2012, dopo la bancarotta di due anni prima.
Il vice presidente esecutivo Yuji Saito ha affermato che il traffico passeggeri è aumentato vertiginosamente a partire da ottobre e si prevede che la domanda continui a crescere nei prossimi mesi. Anche la All Nippon Airways (ANA) ha visto un fatturato in rialzo del 10,3% a 1.700 miliardi, sebbene l’utile abbia segnato una contrazione di analoga a entità per via dei maggiori costi del carburante, appesantiti dalla svalutazione dello yen.
Per l’anno fiscale che si conclude a marzo, ANA ha comunque rivisto al rialzo le previsioni sull’utile a 140 miliardi di yen (870 milioni di euro), citando sia la redditività delle rotte internazionali che sul fronte domestico. Secondo i dati governativi appena pubblicati, il numero dei visitatori stranieri in Giappone ha raggiunto quota 36,78 milioni nel 2024, un flusso favorito dalla debolezza dello yen, rispetto ai poco più di 31 milioni del 2019. I cittadini giapponesi che si sono recati all’estero nello stesso periodo è cresciuto del 35% rispetto al 2023, a 13,01 milioni, ma ben al di sotto dei 20,08 milioni in viaggio nel 2019.