La luce è vita! La città olandese di Eindhoven collega il mondo con la più grande opera d’arte d’illuminazione mai realizzata.

Evoluon in Eindhoven lit up by Kari Kola and red baloons by Ivo Schoofs – Glow 202

Kari Kola e Ivo Schoofs creano nei Paesi Bassi la loro più importante opera d’arte basata sulla luce.

Nederland, Eindhoven, 12-11-2020; GLOW 2020, serie portretten, straat- en sfeerbeeld. Photography; Vincent van den Hoogen

Il festival annuale della luce “GLOW Light Festival” a Eindhoven”, nei Paesi Bassi, invia quest’anno un messaggio di speranza al mondo con la creazione della più grande opera d’arte d’illuminazione mai realizzata intitolata “Connecting the Dots”. L’installazione copre più di 80 km2 e comprende più di 1.500 lampade a LED distribuite in 600 luoghi, 1.000 punti luce rossi nel cielo ciascuno di 90 cm di diametro e più di 20.000 punti rossi alle finestre.

 Da oggi Eindhoven è avvolta da un enorme manto di luce blu con 1.000 punti rossi illuminati fissi e galleggianti. Questa immagine dall’aspetto cosmico è stata progettata per ricordarci che la luce rappresenta la vita e ci unisce tutti. Visibile – in tutta sicurezza – dalle case degli abitanti di Eindhoven e delle zone circostanti, si estenderà anche al cielo con un bagliore blu e rosso visibile dalla distanza di 60 km nell’aria.

 Connecting the Dots

Connecting the Dots ha tre elementi.

La cupola blu che proietta la luce sopra Eindhoven è un’opera dell’artista della luce finlandese Kari Kola che quest’anno ha creato l’illuminazione della montagna “Savage Beauty” in Irlanda. Kari Kola ha ottenuto un particolare riconoscimento come artista della luce nel 2018 quando ha illuminato il famoso sito archeologico di Stonehenge, nel Regno Unito. La cupola blu crea una connessione con la natura e mira a creare consapevolezza per il pianeta.

 L’artista della luce olandese Ivo Schoofs aggiunge il suo personale contributo grazie a un mare di eterei punti rossi che galleggiano sulla città, diffondendo luce dentro e fuori. Questi punti – in realtà oltre 1.000 palloncini luminosi, completamente riciclabili – simboleggiano il senso di connessione di cui la gente ha bisogno.

Come estensione dell’idea, 20.000 bambini delle scuole elementari della città, ispirati dal designer olandese Hugo Vrijdag, hanno realizzato i loro “GLOWdots”. 

Gli organizzatori contano che l’opera diventi un memento, atto a ricordare che nessuno di noi è solo in questo mondo.

Nederland, Eindhoven, 12 november 2020. Met Connecting the Dots creëert het Eindhovense lichtfestival GLOW het grootste lichtkunstwerk ooit over 80 km2. De Finse lichtkunstenaar Kari Kola zorgt met 1500 lampen voor een blauwe mantel van licht over de stad. 1000 rode verlichte ballonnen door de Nederlandse kunstenaar Ivo Schoofs brengen verbinding aan. Eindhovens kunstenaar Hugo Vrijdag riep kinderen op een persoonlijke GLOWdot te maken, volwassenen deden ook mee. Er kunnen misschien wel 20.000 van deze klein lichtkunstwerkjes achter de ramen hangen. Vanwege de corona-pandemie is er dit jaar geen gebruikelijke GLOW looproute. Het lichtspektakel is overal in de stad en tot ver daarbuiten te zien. foto: GLOW / Bart van Overbeeke

 Da Eindhoven al mondo

Ogni anno circa 750.000 persone visitano le grandiose installazioni d’arte del festival della luce GLOW. Nonostante la sua cancellazione, gli organizzatori di GLOW e il comune di Eindhoven, che quest’anno festeggia il suo centenario, hanno voluto creare un momento unico e magico che prende lo spirito “la luce è vita” di GLOW e lo ripropone in un’edizione speciale.

“In questi tempi nei quali non possiamo farci visita, lavorare insieme in ufficio, fare sport o uscire, è più importante che mai sentirsi legati”, ha spiegato John Jorritsma, sindaco di Eindhoven.

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