Dopo Berlino, dove ha registrato oltre 96.000 visitatori in soli tre mesi, inaugurata lunedì 25 ottobre all’Ermitage di San Pietroburgo la straordinaria mostra “Sardegna Isola megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo”, seconda tappa del suo tour internazionale.
—–Presente, al suo primo evento ufficiale a San Pietroburgo anche
il nuovo Ambasciatore d’Italia a Mosca Giorgio Storace, per la Regione Sardegna l’Assessore Quirico Sanna e per i musei sardi il Direttore Francesco Muscolino.Michail Piotrosvky, Direttore Generale del Museo Statale Ermitage, ha dichiarato tra l’altro:“Se noi parliamo di Stonehenge che è famoso in tutto il mondo, è un neonato rispetto alle cose che riusciamo a vedere oggi, che rappresentano un paradigma dell’antica civiltà”.
Grande emozione ieri a San Pietroburgo per l’inaugurazione della mostra “Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra
nel cuore del Mediterraneo
“ al Museo Statale Ermitage, seconda tappa
del tour internazionale che l’esposizione sta compiendo.
Dopo Berlino, dove, nonostante le restrizioni legate alla pandemia, la mostra, ospitata presso il  Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino ha registrato un successo straordinario, con oltre 96.000 visitatori, ecco dunque giunti in Russia i quasi 200 reperti provenienti dai musei archeologici di Cagliari, Nuoro e Sassari, compreso uno dei grandi guerrieri di Mont’e Prama – prestito eccezionale – a raccontare la storie e il fascino dell’Isola e le tracce impressionanti di un passato lontano che essa ancora conserva.

“Sardegna Isola Megalitica” è la mostra-evento promossa dalla Regione Sardegna-Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio (parte di un articolato progetto di Heritage Tourism finanziato dall’Unione Europea) insieme al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, alla Direzione Regionale Musei della Sardegna e ai Musei sede della mostra – Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino, il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco e il MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli.  L’esposizione ha il Patrocinio del MAECI e del MIC, la collaborazione della Fondazione di Sardegna e il coordinamento generale di Villaggio Globale International.
La mostra – che nella tappa russa è sostenuta anche dall’Ambasciata Italiana in Russia e dall’Istituto Italiano di Cultura – ha inoltre ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Parterre della grandi occasioni nella città attraversata dalla Neva: alla cerimonia inaugurale di lunedì sera trasmessa in diretta sul canale Youtube del Museo – cui sono seguiti martedì diversi incontri con la stampa russa e internazionale – insieme al Direttore Generale del Museo Statale Ermitage Michail Piotrovsky erano presenti anche il neonominato Ambasciatore d’Italia a Mosca Giorgio Starace, alla sua prima partecipazione ufficiale ad un evento a San Pietroburgo, il Console Generale d’Italia Alessandro Monti e la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Paola Cioni; per la Regione Sardegna, insieme alla delegazione è volato a San Pietroburgo l’Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica Quirico Sanna, per i Musei sardi Francesco Muscolino, Direttore regionale dei musei della Sardegna e direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Presenti anche Maurizio Cecconi e Irina Artemieva rispettivamente Segretario Generale e Direttore Scientifico di Ermitage Italia e una delegazione anche da Cabras, con il Sindaco della città e il Presidente della Fondazione Mont’e Prama.Michail Piotrovky – che ha ringraziato sentitamente l’Italia e la Sardegna per aver voluto essere comunque presenti e vicini all’Ermitage nonostante la difficile situazione pandemica che sta vivendo in questi giorni la Russia, ha evidenziato la fascinazione della cultura megalitica e nuragica sarda e della mostra allestita all’Ermitage: “nei materiali che raccontano di questa mostra sono scritte parole magiche come Nuraghi, betili, Tombe di Giganti: tutte parole che sembrano prese da una favolaSe noi parliamo di Stonehenge che è famoso in tutto il mondo è un neonato rispetto alle cose che riusciamo a vedere oggi, che rappresentano un paradigma dell’antica civiltà, qui rappresentato dal dialogo tra la pietra e il bronzo, tra la scultura litica gigantesca e le raffinate piccole
figure di bronzetti, un dialogo che sarà ripreso dalla civiltà successive,
compresa quella greca e greco-romana”
.

Con il suo viaggio internazionale – ha aggiunto Piotrosvky- la mostra si inserisce di fatto in un complesso vastissimo progetto che viene chiamato “l’Europa senza confini” che racconta delle antiche civiltà e che raccorda la storia della prima Europa antica all’Europa come la conosciamo adesso. Anche in Russia, nel Caucaso e nel Mar Nero, ci sono vestigia di civiltà analoghe – resti di torri, betili, fortezze – che raccontano della stessa cultura che ci accomuna alla tradizione europea
L’Ambasciatore d’Italia a Mosca Giorgio Storace ha sottolineato come questa iniziativa gli abbia dato “a un mese dall’assunzione del mandato a Mosca, il privilegio di rinnovare i legami di amicizia e di collaborazione con San Pietroburgo e con questo prestigiosissimo museo che rappresenta il punto di riferimento in tutto il mondo per la promozione dell’arte e che da anni dà vita a progetti di altissimo livello con la collaborazione della nostra Ambasciata, del Consolato Generale e dell’Istituto Italiano di Cultura, che invitano a scoprire il ricco patrimonio artistico, storico e archeologico della nostra bellissima Italia e mostrano anche l’inesauribile attrazione che lega la cultura italiana e la cultura russa.

La mostra dedicata alle antiche civiltà e culture della Sardegna – ha poi continuato – raccontando magnificamente storia di pietra nel cuore del Mediterraneo permette anche di veicolare in Europa un concetto legato all’Italia ovvero il costante connubio che esprimono tutte le nostre regioni tra bellezza paesaggistica e ricchezza storico-artistica, tra esperienza culturale ed esperienza di tradizioni e gastronomia ”. Infine essa è un segno di speranza per l’Ambasciatore Storace, che ha concluso: “Scommettiamo sul futuro”.

Dalle magnifiche sale del Palazzo d’Inverno dell’Ermitage grande soddisfazione è stata espressa anche dall’Assessore regionale Quirico Sanna Con grande orgoglio e piacere presentiamo il patrimonio archeologico delle terra di Sardegna al mondo. Speriamo che questa collaborazione tra la Sardegna e il Museo Ermitage, uno dei più prestigiosi e importanti a livello internazionale, possa portare ad una sempre maggiore conoscenza della storia e della cultura di questa nostra meravigliosa terra”. “La seconda tappa della mostra, ospitata nella prestigiosissima sede dell’Ermitage – ha invece commentato Francesco Muscolino Direttore regionale dei Musei della Sardegna e direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari si conferma come un ottimo esempio di proficua collaborazione tra il Ministero della Cultura, la Regione Sardegna e i grandi musei internazionali.

Ai funzionari tecnico-scientifici del Ministero va, in particolare, il merito di aver redatto, in collaborazione con i colleghi degli altri musei ospitanti e con altri studiosi, il complesso progetto scientifico della mostra, accompagnata anche da un ponderoso catalogo
”.Insieme alla mostra infatti – che dopo San Pietroburgo andrà a Salonicco e a Napoli – anche il catalogo edito da Skira e il Cigno GG Edizioni costituirà – pubblicato in 5 lingue – un importantissimo veicolo di conoscenza nel mondo delle culture sarde dall’età Neolitica a quella del Ferro.

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