Dopo un lungo periodo di ristrutturazione, ha riaperto l’antico Ospedale San Giovanni a Bruges. Varcare la soglia di questo edificio storico non significa semplicemente ammirarne l’architettura e la collezione, ma immergersi in un viaggio a ritroso nel tempo, tra arte, spiritualità e nove secoli di cura della persona ed assistenza. Cuore pulsante del museo è la collezione di opere di Hans Memling, pittore fiammingo che nel XV secolo impreziosì l’antico Ospedale di San Giovanni con quattro capolavori, tra cui il celebre Trittico di San Giovanni Battista.  

Photos © Musea Brugge
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Proprio per svelare i segreti di Memling, durante il periodo di chiusura del museo Musea Brugge, in collaborazione con il Royal Institute for Cultural Heritage (KIK-IRPA) e con il sostegno del Governo delle Fiandre, ha intrapreso un ambizioso progetto di ricerca. Attraverso sofisticate tecnologie, i ricercatori hanno realizzato immagini ad altissima risoluzione dei suoi capolavori, aprendo nuove possibilità di studio e di scoperta. Le immagini ad alta definizione vengono utilizzate per creare tre esperienze interattive dedicate al pubblico: Closer to Memling, un sito web dove esplorare i dettagli delle opere di Memling e conoscere la sua vita e la sua arte; un percorso virtuale nel mondo di Memling all’interno del museo; infine, una app mobile per scoprire i luoghi di Bruges legati a Memling.  

Photos © Musea Brugge
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Osservare i capolavori di Memling significa contemplare la bellezza e la perfezione tecnica del maestro fiammingo. La sua abilità nel dipingere dettagli minuziosi, la sua attenzione alla luce e la sua capacità di creare atmosfere evocative rendono le sue opere dei veri e propri capolavori. I soggetti religiosi ricorrenti nelle sue opere, come la Madonna col Bambino e i Santi, ci trasportano in un mondo di devozione e di speranza. La sua attenzione ai dettagli, come la raffigurazione di oggetti simbolici o di scene di vita quotidiana, ci permette di cogliere la religiosità popolare del tempo. Le sue opere raffigurano spesso scene di malattia e di guarigione, come nel trittico di San Giovanni Battista, dove il Santo guarisce un infermo. Questo ci permette di riflettere sull’importanza della cura e dell’assistenza ai malati in un’epoca in cui la medicina era ancora agli inizi. La sua rappresentazione di medici e infermieri ci ricorda la dedizione di coloro che si prendevano cura dei sofferenti.  

Oltre ai capolavori di Memling, il museo offre un percorso che esplora le diverse fasi della sua carriera, approfondimenti sulla sua tecnica pittorica e il contesto storico in cui visse e operò. Un dialogo con l’arte contemporanea crea inoltre un confronto su temi universali come la sofferenza, la compassione e la cura.  

Le mura dell’Ospedale di San Giovanni, fondato nel XII secolo, raccontano storie di sofferenza e compassione, di dedizione e speranza. Un microcosmo di umanità che ha trovato in questo luogo rifugio sicuro e conforto. L’allestimento curato nei minimi dettagli permette di esplorare l’antico edificio, ammirando la bellezza dei vecchi reparti, la suggestiva atmosfera della cappella con le sue vetrate colorate e i resti archeologici dell’antico ospedale. Questo museo non è quindi solo un luogo di arte e storia, ma un invito a riflettere sul valore della cura e dell’ospitalità in tutte le sue forme. Un museo che non solo custodisce la memoria del passato, ma si proietta verso il futuro, ponendosi come punto di riferimento per un dialogo aperto e inclusivo sul tema della cura, un luogo di confronto e di scambio di esperienze tra esperti, professionisti, pazienti e cittadini, per costruire una società più attenta ai bisogni di chi soffre.  

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