Quattro artisti calabresi formatisi negli anni settanta, quattro differenti strade poetiche e una comunione d’intenti. Dopo “Marginalia”, la prima esposizione del 1979 che li vede schierati fianco a fianco, il loro percorso si divide sul territorio italiano, per ricongiungersi nel 2021 in una mostra che reca lo stesso titolo di 22 anni prima. Francesco Correggia si incentra inizialmente su performance e azioni sul territorio, per ritornare, attraverso uno stretto legame tra la scrittura e i segni rituali, alla pittura. Trasferitosi a Milano, è titolare della cattedra di decorazione all’Accademia di Brera.Luigi Magli vive e lavora a Cosenza.

Il suo percorso si articola tra la semiotica e il ragionamento sul linguaggio dell’arte, investigando la materia e le sue possibilità espressive, tattili e coloristiche attraverso un suo “personale espressionismo” legato al ricordo e allo scorrere del tempo.Rocco Pangaro vive e opera a Rende, è docente di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che ha diretto dal 1998 al 2012.

La sua ricerca si incunea nel rapporto tra l’intervento artistico e il luogo che lo ospita, una riflessione sulla percezione spaziale svolta anche tramite materiale specchiante. Giovanni Vatrella, trasferitosi a Gorizia, digerita la lezione materica di Burri e dei minimalisti americani, approda a una concezione dell’opera che ingloba la realtà, mostrandola e celandola al tempo stesso dietro sottili tele, in una poetica pittorica e al contempo architettonica. Il volume ripercorre l’opera degli artisti, evidenziandone affinità e divergenze, mediante il prezioso racconto a cura di Bruno Corà. A corredo un ricco apparato di immagini e significativi scatti d’archivio.

Bruno Corà è critico e curatore dalla metà degli anni sessanta. È stato professore e accademico d’onore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia. Ha insegnato all’Università degli Studi di Cassino e di Firenze. È stato direttore di Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee di Pistoia, del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e del CAMeC– Centro d’Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia, nonché del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Lugano. Attualmente è presidente della Fondazione Burri. È stato curatore di diverse Biennali Internazionali d’Arte e di numerose mostre di artisti internazionali.

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