Ceraso, circa duemila anime in provincia di Salerno. Siamo nel quartier generale di Filadelfio Cammarano, general manager di Led City, di fronte la vallata del Cilento, alle spalle la copertina di Class che lo ritrae come personaggio dell’anno.

Perché tra tutti i posti nel mondo ha scelto di restare a Ceraso?

Ho sempre pensato che a Ceraso si sta bene e che sia un buon posto per concentrarsi. Da qua abbiamo lavorato con gli americani, siamo stati i fornitori della Mercedes e della Siemens, abbiamo preso certificazioni di qualità nel campo dell’aeronautica, abbiamo aperto collaborazioni con il Centro Italiano  di Ricerca Aerospaziale. Nel 2001 abbiamo avuto il Premio regionale della qualità, ed abbiamo lavorato per Londra e Abu Dhabi.  Da qua abbiamo lavorato con tutti: credo che sia un vantaggio lavorare in questi posti. Oggi, con le tecnologie disponibili, è ancora più facile ma quando io ho iniziato lo era un poco di meno. Era il 2000 quando ho avviato la prima attività industriale nel settore elettronico.

Da Ceraso alla copertina di Class?

Non ho fatto nulla per averla, non l’ho cercata. E’arrivata dopo il convegno internazionale del 30 novembre 2007 e l’inaugurazione della prima  LED City al mondo, a Torraca, comune affacciato sul golfo di Policastro, in provincia di Salerno. Per capire di cosa si tratta basta scrivere nel web Torraca LED  City e tutto diventa più chiaro. Torraca ha così raggiunto un primato internazionale.

Quindi tu hai inventato il LED?

Ero impiegato al comune di Ceraso e decisi di lasciare il posto fisso per dedicarmi alla ricerca energetica facendo diventare Torraca la prima città Led al mondo. Noi abbiamo brevettato il lampione LED, il lampione intelligente: abbiamo inventato l’illuminazione con i LED. Funziona come un lampione normale ma per ottenere i migliori  risultati energetici serviva un’elettronica intelligente. Abbiamo quindi realizzato il piccolo computer per il brevetto. L’Economist dedicò molto spazio al nostro primo sistema d’illuminazione pubblica interamente a Led, capace di ridurre almeno del 60% i consumi elettrici

E quindi questi lampioni brevettati a Torraca si trovano in tutto il mondo?

Si.

E come è avvenuto? Che anno era?

Era il 2006. Abbiamo inventato qui a Ceraso questa tecnologia e quindi dovevamo farlo sapere al resto del mondo. Come? Con il convegno internazionale di cui ti parlavo prima.

Perché Torraca?

Perché lì il sindaco ebbe il coraggio di farlo. Noi eravamo però troppo piccoli per gestire il mercato globale che si apriva con una invenzione del genere, non abbiamo avuto né il supporto politico e né il giusto ritorno industriale, non avevamo l’esperienza di gestire un mercato così ampio. Siamo sempre stati l’azienda più piccola d’Italia con la certificazione più alta.

Progetti per il futuro?

Diversificare. Stiamo pensando ad un modello di sviluppo turistico per il nostro territorio, provinciale o regionale, per un turismo 12 mesi all’anno. Questo si può fare solo con il turismo culturale, congressuale, religioso, scolastico. E quindi abbiamo progettato un centro congressi al quale associamo delle attività di relax per la persona, una grande spa attrezzata, moderna, con una serie di servizi sportivi dove gli ospiti del congresso possono decidere di restare per godersi le bellezze naturali ed una serie di attività. Una è il glamping, attiva al centro congresso con degli spazi attrezzati con delle strutture singole, riservate, con diversi servizi autonomi e indipendenti dove si può andare con la macchina, con la navetta, con la macchinetta elettrica.

Un albergo diffuso quindi?

Si, correlato all’attività principale  del centro congressi. Turismo è sostenibilità e innovazione. Noi pensiamo a strutture quasi autosufficienti sotto il profilo dell’energia. Stiamo progettando anche il corretto utilizzo dell’acqua, visto che abbiamo delle piscine.

Quindi sarà un modello unico nel sud?

 Sicuramente. Il mercato ci dice che non esistono strutture di questo genere. E’ il contrario dei grandi alberghi che hanno 300 camere e la spa, dove i congressisti vengono segregati. Qui invece sono liberi di stare all’aria aperta, di passeggiare con la bici, giocare a padel piuttosto che a tennis.

Quindi ci saranno anche campi sportivi? E quando aprirete?

Sì, campi sportivi. Contiamo di aprire l’anno prossimo, a fine 2025. Penso che i lavori inizieranno entro fine anno, stiamo già predisponendo le aree. 

Come ti definiresti?

Mi definiscono un innovatore, non solo per i led. Per esempio, come industria elettronica abbiamo sviluppato un sistema antighiaccio per i profili alari degli aerei, per risparmiare oltre il 90% di energia che lassù è una cosa devastante. Prima ci volevano qualcosa come 100 kilowatt per riscaldare i profili degli aerei, quando faceva freddo ovviamente. Con il nostro sistema, 2 kilowatt. 

E quindi ora questo sistema viene usato dalle compagnie aeree?

 Abbiamo perso un po’ le tracce di quel che è accaduto dopo.

Anche la Gabanelli parlò di te, ma nelle Good News.

Si, una rarità. Ma anche l’Economist e tanti altri giornali internazionali. Ci siamo catapultati in un mondo   mille volte più grande di noi.

Hai offerto un concerto con Mogol al tuo paese, a ottobre

Si, Emozioni. E sono felice di averlo fatto, sono state davvero emozioni.

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