A cura di Tina Bottani, responsabile sezione “Libri in valigia”

E’questo un romanzo dove avventura e politica si intrecciano. Andrea, nipote di Cassani, raccoglie di fatto una memoria del nonno tesoriere del PCI e in contatto con Mosca.
Andrea vuole scoprire il mistero di una somma di denaro scomparsa, i finanziamenti al vecchio PCI e il ruolo di un uomo di Mosca. Chi è Nikolaj Gogor? Che fine hanno fatto quei soldi che dovevano arrivare da Mosca? Qualcuno se ne è impossessato? Perché cercarli dopo tanto tempo?

È attorno a queste domande che a un certo punto comincia a ruotare la vita di Andrea, un avvocato di mezza età, figlio e nipote di storici militanti comunisti, convertito senza entusiasmi ai riti della borghesia di provincia. A risvegliare la sua curiosità è un racconto che gli fa il nonno prima di morire. Si parla di finanziamenti al vecchio Pci e del ruolo di un misterioso “uomo di Mosca”. Sembra una storia del passato morta e sepolta, finché non si capisce che i conti non sono ancora tornati e che c’è una pista che porta dritto alla Russia di oggi.

Una ricerca inquietante, tormentata, che va dagli anni Settanta ai giorni nostri e che lo costringerà a districarsi tra presunte spie, servizi segreti e massonerie. Spinto dall’urgenza di trovare risposte su quella vicenda, ma anche su se stesso, Andrea cerca la verità in un susseguirsi di prove da superare, scoperte e incontri inaspettati. È una ricerca tormentata, che incrocia più piani temporali (dagli anni Settanta ai giorni nostri, passando per i mesi successivi alla caduta del Muro di Berlino), e lui dovrà districarsi tra faccendieri, personaggi reali e false identità. È una ricerca resa angosciosa dalla crisi sempre più acuta della politica e dal baratro che allontana ogni giorno di più il passato dal presente, annullando memorie e testimoni.
È una ricerca che solo a Mosca può trovare delle risposte…

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