Il fotografo e artista fiammingo Athos Burez ha realizzato un’interpretazione contemporanea del dipinto​ I Bagni di OstendadiJames Ensor, coinvolgendo gli abitanti di Ostenda e trasformandoli in moderni protagonisti dell’opera. Il risultato del suo lavoro è una grande opera fotografica (100×140 cm) eccezionalmente esposta accanto alla stampa che lo stesso Ensor fece del suo dipinto originale nel 1899. Sotto il titolo James Ensor Recomposed le due opere si trovano, dal 27 ottobre al 10 gennaio, nella Ensor House di Ostenda.


A distanza di 130 anni, nell’omaggio che Burez fa al maestro fiammingo e alla città di Ostenda, i soggetti rappresentati sono nuovamente i bagnanti sulla spiaggia della dinamica città portuale belga. Trasporre ai nostri giorni il colorato insieme di personaggi dell’opera ensoriana ha richiesto la partecipazione di 180 comparse, selezionate tra gli abitanti di Ostenda, che hanno risposto con grande entusiasmo. Come in un grande set cinematografico, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza anti-Covid, la spiaggia cittadina ha accolto persone di tutte le età che hanno scelto di diventare i nuovi protagonisti dell’opera e di celebrare il loro illustre concittadino.


Athos Burez, il cui linguaggio visivo si esprime in immagini dal forte impatto narrativo e dalle atmosfere surreali, ha dato vita a una grande composizione popolata da una folla eterogenea, un’istantanea della società moderna. Come nell’opera di Ensor, anche nel lavoro di Burez è presente un mix sottile di ironia e critica sociale, con rimandi a tematiche già rintracciabili nel dipinto originale e tutt’ora di grande attualità, come la nudità o l’omosessualità. Il fotografo si sofferma inoltre su importanti questioni legate al nostro tempo: la migrazione e l’inquinamento, che emergono dalle diverse e numerose scene che compongono l’immagine.


In mostra dal 27 ottobre al 10 gennaio L’esposizione del “nuovo” I Bagni di Ostenda è anche occasione per ammirare la stampa che Ensor fece del suo dipinto nel 1899 e cogliere parallelismi e differenze nelle due opere affiancate. La loro collocazione (sotto il titolo di James Ensor Recomposed) all’interno della casa natale di James Ensor, oggi museo, offre la possibilità di visitare le stanze originali in cui l’artista visse e realizzò molti dei suoi lavori fino alla morte nel 1949 e il nuovo centro interattivo di 690 mq: un’esperienza immersiva alla scoperta del mondo di Ensor. Dopo il 10 gennaio 2021 la stampa de I Bagni di Ostenda tornerà a far parte della collezione del MSK di Gent, museo di belle arti che ospita anche l’omonimo dipinto del maestro.


Ad Ostenda con Ensor Il remake di I Bagni di Ostenda evidenzia ancora una volta lo stretto legame tra il maestro fiammingo, il suo lavoro e la sua città natale, che ha sviluppato intorno a Ensor numerose esperienze turistiche (www.ensorstad.be). Tra queste, oltre alla già citata casa-museo e alla selezione di opere del maestro ospitata nella collezione del Mu.ZEE (Museo di arte moderna), rientra l’applicazione Ensor Walk, un itinerario interattivo, disponibile in diverse lingue, che conduce il visitatore alla scoperta dei 13 luoghi sulle tracce di Ensor a Ostenda.


Athos Burez Nato nel 1987 a Ronse, Athos Burez ha studiato a Gent dove consegue un diploma in arti visive alla Sint-Lucas e in fotografia presso l’Accademia Reale di Belle Arti (KASK). Le sue opere sono caratterizzate da un linguaggio visivo giocoso, colorato e spesso teatrale e uniscono ritratti, nature morte e paesaggi, spesso con un tocco surreale. L’omaggio all’opera di Ensor non è il primo che il fotografo dedica a un maestro dell’arte fiamminga; nel 2018, in occasione del festival Anversa Barocca 2018. Rubens inspires, Burez ha infatti esposto una ricca selezione di immagini e installazioni presso il MAS di Anversa, attingendo all’eredità culturale barocca di Peter Paul Rubens come fonte di ispirazione per il suo lavoro.

COMMENTA